Fondo Nuove Competenze

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il decreto del 10/10/2024, ha stanziato per il 2024-2025 un fondo di 730 milioni di euro per finanziare la formazione dei dipendenti sui temi delle nuove tecnologie, digitalizzazione e sostenibilità.
Giunto alla terza edizione, il Fondo Nuove Competenze consiste in un credito concesso alle aziende che formano i dipendenti sulle materie oggetto del decreto. Il credito concesso, da esporre nella denuncia contributiva, copre il 60% del costo orario del lavoratore in formazione e il 100% dei contributi previdenziali e assistenziali.

Le domande potranno essere presentate al partire dal 10 febbraio 2025 e fino al 10 aprile 2025.

Cosa prevede

I 730 milioni stanziati vengono così suddivisi:

  • 25% ai sistemi formativi, ossia gruppi di imprese con a capofila grandi datori di lavoro;
  • 25% alle filiere formative, ossia gruppi di datori di lavoro di piccole e medie dimensioni;
  • 50% si singoli datori di lavoro.

Elemento importante è dato dalla possibilità di ottenere il contributo anche per le persone non ancora assunte, in modo da coinvolgere i candidati già durante la formazione per poi inserirli nell’organigramma aziendale. In questo caso, qualora il 70% dei formati venga assunto con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato, al datore di lavoro spetta un contributo pari a € 800,00 per ogni assunzione.
Se invece l’assunzione avverrà con contratto stagionale, di almeno 120 giorni nei settori del turismo e dell’agricoltura, al datore di lavoro viene riconosciuto un bonus di € 300,00 per ogni lavoratore assunto.

Requisiti

Le aziende devono identificare i fabbisogni formativi dei lavoratori e delle lavoratrici. Devono, poi, stipulare accordi di rimodulazione dell’orario di lavoro, con le rappresentanze sindacali, per le mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa.
Inoltre, i datori di lavoro devono:

  • Essere in regola sotto il profilo contributivo, fiscale e assistenziale;
  • Non trovarsi in in liquidazione, fallimento, cessazione di attività, concordato preventivo o in procedimenti finalizzati alla dichiarazione di una di tali situazioni;
  • Non avere in corso controversie, sia giudiziarie che extragiudiziarie, in merito a finanziamenti pubblici.

I destinatari della formazione sono i lavoratori dipendenti, i dirigenti, i lavoratori in somministrazione e i lavoratori da assumere.

Le attività formative possono essere realizzate sia internamente, sia affidandosi a soggetti esterni, enti accreditati o altri soggetti che per statuto svolgono attività formative.
Per poter effettuare la formazione internamente, il datore di lavoro deve dimostrare il possesso dei requisiti fisici, tecnici e professionali di capacità formativa.

Le Materie

Individuate le esigenze formative, i datori di lavoro devono elaborare il progetto di formazione che deve essere finalizzato all’ampliamento delle competenze dei lavoratori nelle seguenti materie:

  1. sistemi tecnologici e digitali;
  2. introduzione e sviluppo dell’intelligenza artificiale;
  3. sostenibilità e impatto ambientale;
  4. economia circolare;
  5. transizione ecologica;
  6. efficientamento energetico.

L’accordo sindacale di secondo livello, che si basa sul progetto formativo, deve stabilire la variazione degli orari di lavoro in funzione delle esigenze formative; stabilire il numero dei partecipanti; le ore di formazione che possono variare da un minimo di 30 ad un massimo di 50 per ogni lavoratore; le modalità di valorizzazione per patrimonio di competenze possedute dal lavoratore; la personalizzazione dei percorsi di apprendimento; la messa in trasparenza e attestazione delle competenze acquisite in esito ai percorsi effettuati.

Conclusioni

La conferma del Fondo Nuove Competenze è una buona notizia. Per le aziende rappresenta un’opportunità importante per valorizzare e accrescere le competenze in settori strategici per il futuro.
La copertura del 60% del costo orario e del 100% della contribuzione previdenziale e assistenziale è un incentivo importante ma non deve essere l’unico elemento di valutazione.
Essere competitivi significa stare al passo con i tempi.

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