Decontribuzione Sud 2025

La Legge di Bilancio 2024 (L. 207/2024) ha introdotto un’agevolazione contributiva per i datori di lavoro che occupano lavoratori a tempo indeterminato in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Questa agevolazione, prevista dai commi dal 406 al 412, prevede uno sconto contributivo, variabile negli anni, sulla quota a carico del datore di lavoro e sostituisce la Decontribuzione Sud introdotta nel periodo Covid e prorogata fino al 31 dicembre 2024.
La prima differenza da segnalare  sta nel fatto che per le aziende che rientrano nella definizione di micro, piccola e media impresa non c’è bisogno dell’autorizzazione UE per l’applicazione. Mentre, le grandi aziende (quelle che occupano più di 250 dipendenti) devono attendere l’ok della Commissione Europea.

Come Funziona

Per le micro, piccole e medie imprese la misura rientra nel beneficio del “De Minimis“. Ciò significa che le aziende, per poterne fruire, devono rispettare il plafond di € 300.000 secondo il criterio del triennio mobile.
Le imprese che rispettano tale criterio possono automaticamente applicare la decontribuzione fermo restando gli altri requisiti previsti dalla norma: possesso del DURC, rispetto delle norme sulla sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro, trattamento economico e normativo non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi nazionali e rispetto della L. 68/99 (collocamento mirato).

Incumulabilità

L’agevolazione in oggetto non è cumulabile con l’apprendistato, con autoimpiego nei settori strategici, il bonus giovani, le assunzioni nella ZES per il Mezzogiorno di disoccupati “over 35”.
Non si applica ai rapporti a tempo determinato.

L’importo

L’agevolazione riguarda la quota di contributi a carico del datore di lavoro, ad esclusione dei premi Inail, con aliquote di sconto e limiti mensili differenziati rispetto agli anni di competenza.
Ai sensi del comma 408 l’esonero, è il seguente:

a) per il 2025 riduzione del 25% (per un importo massimo di 145 euro su base mensile per dodici mensilità) per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2024;
b) per il 2026 riduzione del 20% (per un importo massimo di 125 euro su base mensile per dodici mensilità) per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2025;
c) per il 2027, riduzione del 20% (per un importo massimo di 125 euro su base mensile per dodici mensilità), per ogni assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2026;
d) per il 2028, riduzione del 20% i (per un importo massimo di 125 euro su base mensile per dodici mensilità) per ogni assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2027;
e) per l’anno 2029, riduzione del 15% (per un importo massimo di 75 euro su base mensile), per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2028.

In conclusione

Rispetto alla precedente formulazione della Decontribuzione Sud, l’attuale norma è meno conveniente per le aziende perché, oltre a ridursi, lo sconto non si applica ai lavoratori a tempo determinato. In particolare per le regioni del Sud Italia che vivono di turismo l’aumento dei contributi versati si noterà nel modello F24.
C’è da attendere la circolare operativa Inps per poter applicare la nuova Decontribuzione Sud che, ad oggi 29 gennaio, ancora non è stata pubblicata.

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